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Sembrava impossibile quando Pastena (1976) scriveva: “Ad ogni modo il Grillo è ormai da considerare il grande vitigno del Marsala, ma non è da credere che con esso, con adatta vinificazione, non si possano ottenere vini da pasto perfino di grande finezza. Questa strada non è largamente battuta, ma, da molte prove, i risultati sono largamente accettabili”. Questo è ciò che si è concretizzato in questo ultimo ventennio. Unico neo: è un vino ancora poco noto al grande pubblico.

Qui trovate l’articolo integrale dedicato al Grillo, scritto sul n.6 della rivista L’Enologo da Assoenologi. Con la collaborazione di Attilio Scienza, Roberto Miravalle, Giancarlo Moretti e l’Enologa di Fondo Antico Lorenza Scianna

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