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  • Focus Grillo – Rivista L’Enologo

    Sembrava impossibile quando Pastena (1976) scriveva: “Ad ogni modo il Grillo è ormai da considerare il grande vitigno del Marsala, ma non è da credere che con esso, con adatta vinificazione, non si possano ottenere vini da pasto perfino di grande finezza. Questa strada non è largamente battuta, ma, da molte prove, i risultati sono largamente accettabili”. Questo è ciò che si è concretizzato in questo ultimo ventennio. Unico neo: è un vino ancora poco noto al grande pubblico.

    Qui trovate l’articolo integrale dedicato al Grillo, scritto sul n.6 della rivista L’Enologo da Assoenologi. Con la collaborazione di Attilio Scienza, Roberto Miravalle, Giancarlo Moretti e l’Enologa di Fondo Antico Lorenza Scianna

  • #Danilo&Giorgione – Racconto da Dù Cesari a Torino

    “C’è un ristorante, a Torino, che riesce a far sedere a tavola i torinesi dopo le 21.30. E ci riesce tutti i giorni (escluso il lunedi). C’è un ristorante, a Torino, che riesce a fare sold out anche nelle serate di Champions League, evento che per tutti i suoi colleghi equivale a una forma di inevitabile iattura. C’è un ristorante, last but not least, dove l’impresa apparentemente impossibile di coniugare sabaudità e romanità, Gianduja e Pasquino, Gadda e Pavese, è -da anni- solida realtà quotidiana.” E i nostri vini di certo non potevano mancare in un posto come questo. Grazie a Micol Ferrara Danilo Pelliccia Dù Cesari Giorgione – Orto e cucina.
  • Polentoni vs Terroni Dinners – Melbourne (Australia)

    Il ristorante Massi di Joseph Vargetto ospiterà due serate di intensa competizione culinaria che si svolgeranno il 26 e il 27 Giugno: le cene Polentoni vs Terroni decreteranno solo un vincitore ! Curiosi di scoprirlo insieme a noi?

    Gli ospiti saranno deliziati con piatti provenienti dalle tradizioni culinarie del Nord e del Sud Italia. Questi ultimi saranno accompagnati da vini d’eccezione: Astoria Wines, Cantine Bertani e Viviani si faranno portavoce del Nord Italia, mentre le cantine siciliane Spadafora Dei Principi e Fondo Antico rappresenteranno le bellezze del Sud della penisola italiana. Non vediamo l’ora di scoprire il vincitore !

  • Inside/Out Shared Food una storia corale – CapriNotizie.it

    Si dice spesso che “l’unione fa la forza”, ma se questa unione è composta da persone capaci, caparbie, volitive, preparate, che dedicano il loro tempo a fare del bene solo per il bene stesso? Beh ecco allora che possiamo trovare persone vulcaniche come Micol Ferrara che, con la sua gioia di vivere, non astratta, ma attiva e fattiva, riesce a combinare più persone insieme in un progetto unico, appetitoso e solidale “Inside/Out Shared Food”.

    Questo progetto, che avvolge in un abbraccio solidale tutta l’Italia, è a favore delle donne che si trovano nelle case circondariali per reati minori e sostiene la società no – profit di Luciana Delle Donne “Officina Creativa”. Il cibo è il veicolo più appropriato per sensibilizzare un tema che spesso è scomodo trattare, ma che invece conoscendolo si può capire quanta umanità vi sia dietro le mura del carcere. E’ fondatrice e CEO di  “Officina Creativa”, una società no-profit che si occupa del reinserimento delle donne che sono nelle carceri ed opera per mezzo di due brand: Made in Carcere e 2nd Chance e da poco anche un nuovo prodotto, Scappatelle, fatti dalle persone che sono nelle case circondariali di Bari e Nisida e sono biscotti biologici e vegani.

    Ogni anno Micol ama dedicarsi gratuitamente, ma con tutta stessa, ad un progetto in cui crede fortemente e che soprattutto incarni un concetto fondamentale “fare del bene solo per il bene stesso”, e da qui nasce la collaborazione con la Onlus “1 caffè” fondata da Beniamino Savio di cui l’attore Luca Argentero è vicepresidente. La Onlus supporta progetti di assistenza relativi a situazioni difficili, come povertà, emarginazione, razzismo ecc. e dopo aver proposto il progetto Inside/Out Shared Food, con gioia questo è stato accolto. Sfruttando i canali multimediali possibili, sulla home page del sito, o su Twitter, sms, ecc. dal 3 al 9 giugno p.v. si può donare a favore di Inside/Out Shared Food un caffè o una colazione a seconda della donazione di 1 o 5 euro.

    Inizieranno una serie di eventi collegati a tale iniziativa. Si partirà da Torino il 4 giugno alle 13.30 al Ristorante “Du Cesari” dello chef Danilo Pelliccia con l’iniziativa “una Carbonara e un Caffè”, dove, oltre alla mitica carbonara dello Chef, si potranno gustare piatti tipici della tradizione romana come la Gricia con i fichi, Tonnarelli alla Nerone, Cacio e Pepe e Menta Nepitella. Danilo Pelliccia ha subito sposato il progetto di Made in Carcere, infatti lui e tutto il suo staff indossa i grembiuli cuciti dalle carcerate. Durante il pranzo, insieme al segretario generale della Onlus “1 caffè” Silvia Meacci, Micol Ferrara parlerà del progetto e della missione di questa iniziativa alla quale Danilo offrirà i primi 100 caffè. Si scenderà poi in Sicilia dove due ristoranti “ Bastioni & Costanza” e “Enosteria Sicula” apriranno le porte dei loro ristoranti per sostenere il progetto.

    Il 7 giugno presso l’ “Enosteria Sicula” dei ristoratori Piero ScelfoDanilo CiullaMassimo Rallo si terrà alle 19 un aperitivo dove le bruschette saranno il pezzo forte. Da quelle più classiche a quelle gourmet dove il leitmotiv sarà però la freschezza e la stagionalità del prodotto. Tutto ciò che si trova fresco di pesce, carne e verdure, le assaggeremo nel finger food per eccellenza della nostra tradizione, la bruschetta tra cui tre in particolare pensate a partire dai suggerimenti delle donne che sono nelle case circondariali: gambero sparacelli e lardo, fave e baccalà croccante, caponata bianca e mandorle.

    Alle bruschette saranno abbinati i vini della cantina della azienda vitivinicola trapanese Fondo Antico. Due vini freschi, gioiosi che ricordano per sentori e profumi la primavera, la rinascita, il preludio di qualcosa di nuovo, buono e bello: Aprile, rosato di nero d’Avola, e lo Zibibbo secco Bello Mio.

    L’articolo intero lo trovate su CapriNotizie.it scritto da Maria Simeoli


  • Avvinando Wine Fest 2019 – Wining.it

    A riflettori  spenti e  calici vuoti,  si abbassa il sipario sull’ottava edizione di Avvinando Wine Fest che, quest’anno,  ha registrato quattromila presenze in due giorni, e al quale sono state presenti cento cantine e circa 800 etichette.

    Merito del successo va, sicuramente, riconosciuto agli organizzatori Massimiliano Morghese, Giuseppe D’Aguanno e Marco Busalacchi che si sono impegnati per realizzare “ l’edizione di più ricca di sempre” citando le loro parole . Non a caso la selezione delle cantine partecipanti è stata molto accurata e ha seguito  dei precisi criteri di qualità. Dal biologico al biodinamico, dai vini  “naturali”  a quelli “convenzionali”, ogni produttore  ha raccontato  propria storia, la propria passione e il proprio modo di fare il vino, con la propria filosofia di produzione.

    La kermesse,  “andata in scena”  ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo l’11 e 12  maggio scorsi, trova il proprio punto di forza soprattutto nella presenza dei produttori pronti a raccontare la propria storia al  pubblico, sempre più numeroso, di enoappassionati  che ama degustare vini che rappresentino il territorio di provenienza sentendolo raccontare direttamente da chi li produce  vivendo, ogni giorno, in prima persona, la scelta, non facile,  di puntare sulla qualità contando unicamente sulle proprie capacità.

    Così, tra calici colmi, sorrisi smaglianti e incontri interessanti del “magico” mondo enologico, non sono mancati, tuttavia, momenti di approfondimento e riflessione come il seminario dal tema “Lavoriamo ogni giorno per lasciare ai nostri figli un ambiente migliore del nostro” in occasione del quale Lucrezia Lamastra, coordinatrice scientifica del programma SOStain, ha parlato di sostenibilità nella vitivinicoltura siciliana con i referenti delle  cantine  Cusumano, Tasca D’Almerita, Planeta attraverso il racconto del  progetto che accomuna  gli attori nella volontà di condividere buone pratiche agricole finalizzate al rispetto dell’ecosistema e all’assoluta trasparenza nei confronti del consumatore.

    Domenica 12  si è svolto anche un interessante laboratorio della Cantina  Pellegrino dal titolo “Quattro grilli per la testa” in occasione del quale sono stati degustati quattro vini, tutti prodotti da uve Grillo. Il laboratorio condotto da Carla Spatafora, Brand Ambassador della cantina e da Luigi Salvo, delegato Ais di Palermo, è stato volto ad evidenziare come da uno stesso vitigno, il Grillo per l’appunto, si possano ottenere vini assolutamente  diversi non solo in base al diverso modo di produrli ma anche  in base al terreno di provenienza che, nel caso del principe dei vitigni siciliani a bacca bianca, essendo il più diffuso in Sicilia, diventa estremamente versatile ed in grado, contrariamente a quanto si credesse in passato, di reggere bene il tempo grazie ad una spiccata mineralità ed acidità conferita agli acini da alcuni terreni più vicini al mare.

    Ecco alcuni dei nostri migliori assaggi di vini siciliani :

    Fondo Antico  – Grillo Parlante 2018
    Colore giallo paglierino lucente.  Al naso offre eleganti note di fiori bianchi, pera e mela  ed aromi mediterranei di salvia e rosmarino.  In bocca  il sorso è vivace e permea  il palato grazie ad una spiccata scia sapida che ne allunga il ricordo.

    L’ articolo intero lo trovate su Wining.it scritto da Manuela Zanni